CANDY CANDY IL ROMANZO:LA STRUTTURA
È inesatto dire che la storia sia uguale al manga poiché in quest'ultimo Candy adulta non c'è e questa è una differenza non da poco.
Nel romanzo è lei che racconta in prima persona e soprattutto ricorda.
Candy trentenne in tutta la narrazione segue il flusso dei suoi ricordi anticipati sempre da una sua retrospezione: qui ci mostra qualcosa della sua vita con il suo lui. Abbiamo tanti indizi importanti (quadro, libreria con le opere complete di Shakespeare, portagioie) che possono dire tutto e nulla se non abbiamo la struttura del romanzo ben chiara e che porta a lui (racconto in prima persona in un pomeriggio di primavera e lettere tematiche).
Nell'ultima parte infatti, cioè quella delle lettere, Candy segue il filo dei ricordi attraverso esse: sono lettere senza data ma raggruppate "a tema" in base ai pensieri del suo passato.
Anche le lettere dell'epilogo, il carteggio con Albert, seguono questa direzione; ricordiamoci che dietro di loro c'è sempre la Candy adulta che legge quella corrispondenza, dove troviamo un Albert che rivela la sua identità. In particolare la rivelazione di quel ragazzo con il kilt e che Candy incontrò quando aveva solo sei anni. In questo carteggio Candy non è la ragazzina sulla collina di Pony lasciata nel manga, ma una donna matura sposata che vive in una casa vicino l'Avon e che probabilmente sta rileggendo quelle lettere, la cui tematica è proprio la rivelazione dell'identità di Albert. Come mai in queste lettere non c'è una retrospezione della protagonista, ormai trentenne, che le anticipa? Nell'epilogo Candy adulta dove ricorda il principe della collina? Nella lettera ad Anthony che chiude il cerchio dei ricordi; a pag 165 Candy dice "Oh Anthony posso solo ricordare il tuo nome, sono passati più di 20 anni e queste sono le uniche parole che posso dire". Un passaggio narrativo che è più di un indizio il quale ci fa comprendere che la lettera ad Anthony a fine storia è pensata proprio in quel pomeriggio di ricordi, e con quella lettera Candy chiude il cerchio del suo passato a tratti doloroso, ma che può permettersi di rievocare. Nella lettera ad Anthony il caro e nobilissimo Albert resta nel suo ruolo di benefattore: altruista e generoso, ma non il marito di Candy.
Il principe della collina, tanto edulcorato nel manga e nel cartone ma non nel romanzo, è un meraviglioso e sorprendente ricordo che Candy rivela ad Anthony. Candy nella lettera ad Anthony non parla di passeggiata a Lakewood, di abbracci e pianti liberatori, di sensi di colpa superati, di diari restituiti, ma parla di Albert come zio William e quel famoso principe di cui ad Anthony aveva tanto raccontato e che somigliava moltissimo a lui. Poi ci sono altri riferimenti come i genitori di Anthony, Rosemary e Vincent, e il dolore che lei ha provato per la sua morte prematura; e poi ancora l'amore. E qui torna a parlare di lui, quella persona a cui si è legata a Londra. Sempre in quel passaggio Candy dice ancora che perdiamo chi muore e talvolta il destino impedisce a due persone di stare insieme...ma se c'è vita c'è sempre spazio per la speranza (poiché nella vita ci si può ritrovare-pag 177; Candy adulta non ha più paura degli addii pur avendone vissuti dolorosamente tanti). Di questi due amori chi è morto e chi è colui che è vivo con il quale ci si può ritrovare? Candy saluta Anthony dalla stagione in cui fioriscono le rose Dolce Candy. Che stagione è quella delle rose del fiume Avon?
Credo che il romanzo, pur nascendo dal manga, non vada letto come il manga ma come romanzo riscritto e con una edizione italiana straordinaria tradotta da una Italo-giapponese.
Autore:Perla Bianca
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