A PROPOSITO DI TRADUZIONI

 Vogliamo divertirci un po’ con qualche giochino ?


CAROVITA… capiamo tutti cosa è vero?

Provate a metterlo su google traduttore e traducete in ingelse.


CAROVITA = COST OF LIVING


ora mettete opportunamente uno spazio…

CARO VITA = DEAR LIFE


Mettendo uno spazio il carovita diventa un’ode alla vita e per un italiano risulterebbe molto facile prendere per il naso uno straniero.

Ora considerate che i giapponesi non mettono NESSUNO SPAZIO nell’intera frase, proprio perché i vari simboli possono assumere significati diversi a seconda di quelli con cui vengono accoppiati. Non credo serva un esperto in letteratura per comprendere che tradurre una frase dal giapponese è ben più complicato che tradurre separatamente i singoli simboli e metterli insieme.


愛と感謝をこめて 

con amore e gratitudine 


Un saluto affettuoso e profondamente rispettoso. 

Questo è il modo in cui Candy chiude l’ultima lettera ad Albert.

Le tre traduzioni ufficiali concordano e, assieme a loro, almeno altre 3 traduzioni fatte da madrelingua estranee al fandom.

Cito testualmente qualcuno di loro: “l’intera lettera è caratterizzata da toni molto formali e rispettosi”.


Qualche furbo divide l’espressione scritta in giapponese per far credere che la seconda parte abbia un significato diverso! Ricordate il carovita che diventa un’ode alla vita? 


È vero che i giapponesi sono più restii ad esprimere i propri sentimenti! 

Ormai ce lo hanno ripetuto in ogni salsa! 

Il fatto è che il romanzo è stato scritto tutto quanto dalle stessa persona, quindi i parametri che ha utilizzato per esprimere sentimenti sono sempre gli stessi. Nel caso di Anthony e Terence, Nagita non ci fa immaginare il sentimento, lo esprime molto chiaramente; per questo motivo quella lettera va letta proprio molto semplicemente, non nasconde nulla. Sarebbe addirittura un paradosso che Candy volesse esprimere amore passionale ad Albert e lo facesse utilizzando quelle parole quando nel diario c’è scritto tutt’altro per Terence e ha appena finito di parlarne. Sarebbe addirittura di cattivo gusto. 

Nagita da detto (c’è un video che tutti possono ascoltare, è in inglese abbordabile per tutti!) che la storia e i personaggi sono occidentali. È perfettamente comprensibile che, nonostante questo, la sua cultura la influenzi in qualche modo ma questo o è vero sempre o mai! Non si può tirar fuori i modi giapponesi solo quando ti fa comodo. 

Cioè Candy è Giapponese quando si rivolge ad Albert, ed è un’indomita ed indipendente donna occidentale in tutti gli altri casi!!!!


Durante la gita a Lakewood, Candy supera il suo senso di colpa verso Anthony e il diario non lo vuole riaprire perché non c’è speranza. Siamo contemporanei alla lettera non spedita a Terry. Lei sa che deve voltare pagina e ci sta provando, con grande dolore.

Segue però la lettera ad Anthony che chiude tutto. In quella lettera Candy parla solo di un secondo amore che era impossibile ma, come dice miss Pony, se non perdi la speranza…

Nessuna forzatura, nè cosa da inventare. 

Niente lettere spostate, nessun morto o risorto, nessun figlio inventato e nessun suicidio!


Ricordate amici!

In giapponese le frasi intere non contengono nessuno spazio e non si va a capo da nessuna parte!

insomma…

Il CAROVITA non è un’ode alla vita!o

Autore:Daffoldis 


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