TRA LE PAGINE DI ANOHITO (parte seconda)

 TRA LE PAGINE DI ANOHITO…


È il momento di riunirci a Candy e condividere con lei il flusso dei suoi pensieri. Successivamente al racconto di tutto ciò che ha vissuto con Terence e del loro inevitabile distacco, ripensa al viaggio da clandestina che ha dovuto affrontare per tornare in America. Lì voleva trovare la sua strada e soprattutto, lì, “ a qualunque costo, avrebbe rivisto Terry”. Ascoltiamola:


“Quando gli ho raccontato tutti gli avvenimenti che hanno costellato il mio viaggio verso l’America, lui si è messo inizialmente a ridere, ma poi ha assunto all’improvviso un’espressione seria e mi ha abbracciato forte. Era sollevato che non mi fosse accaduto nulla di male.”


Il brano è interessante perché ci parla di quello che caratterizza in modo diverso ogni persona: il modo di fare. Anohito si presenta come un uomo dalle reazioni contrastanti. Passa dal riso alla preoccupazione in modo piuttosto repentino, tipico di una persona soggetta a sbalzi di umore. Poi l’abbraccia forte, in segno di protezione: non ha potuto proteggerla da quel pericoloso viaggio, ma può farlo ora. Infine si sente sollevato. Soffermiamoci su quest’ultima parola. La sensazione di sentirsi sollevati, spesso la si prova quando ci si sente la causa diretta o indiretta di qualcosa che poi, fortunatamente, si risolve per il meglio. Il fatto che Anohito sembrerebbe essere legato in modo diretto a questo difficile viaggio, potrebbe giustificare la reazione spontanea che ha avuto. Se il tutto avesse portato a risvolti negativi, molto probabilmente, se ne sarebbe attribuito la causa e non se lo sarebbe perdonato. Ma così non è stato, e la donna che ama è lì, tra le sue braccia. Per questo la cinge forte a sé.


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Ora proseguiamo ed immaginiamo di osservare Candy mentre estrae il portagioie intarsiato dal fondo di un armadietto. L’oggetto è legato al suo amato e lei ce ne spiega il motivo:


“Dal fondo di un armadietto estraggo un grande portagioie intarsiato.

Questo voluminoso oggetto, impreziosito da madreperla e piccole gemme, si tramanda di generazione in generazione nella famiglia dell’uomo che amo. Ho provato a dirgli che una cosa tanto bella e di valore non mi si addice, ma lui si è messo a ridere e non ha desistito dal suo proposito, dicendo che potevo farne ciò che volevo.”


In questo passaggio, se indugiamo sulla reazione di lui, non possiamo non notare che il modo di fare è il medesimo, quindi è qualcosa che lo caratterizza e lo contraddistingue. Anohito non dà valore all’oggetto, nonostante il valore lo possegga, sia di fatto che simbolicamente. L’espressione di “generazione in generazione”, poi, fa capire che la sua famiglia, evidentemente contraddistinta da una elevata classe sociale, ha alle spalle una lunga storia che le ha permesso di tramandare un oggetto lussuoso e prezioso nel corso di molti anni. L’antico valore attribuito al cofanetto esclude che si possa trattare di una famiglia di umili origini arricchitasi in un secondo momento. Inoltre, attraverso l’affermazione “potevo farne ciò che volevo”, egli sembra voler mettere un certo distacco tra la sua persona e questa realtà che, evidentemente, non ha scelto.

Ultima osservazione. Trovo interessante sottolineare come Anohito non si faccia convincere dai tentativi di Candy, che vorrebbe rendergli l’oggetto. “Non desiste”, prosegue nei suoi intenti e non è facile a cambiare idea. Appare un uomo determinato.


Questi brani descrivono entrambi il comportamento dell’uomo che la nostra protagonista ama, per questo ho scelto di abbinarli. Le azioni, ricordiamolo, sono il riflesso di ciò che siamo e tratteggiano la personalità e il carattere di ognuno. 


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Analizziamo ancora un po’ i due punti:

l viaggio da clandestina di Candy è indissolubilmente legato a Terence, lei lo dice. Dice che avrebbe attraversato l'Oceano per riabbracciare Terence e dirgli con orgoglio una certa cosa.

La reazione di ahonito è tipica di Terence. Albert è molto più pacato, è uomo di mondo, non si lascia turbare, non perde mai le staffe; sa sempre come reagire senza essere preso in contropiede. Quindi il cambio repentino di umore di anohito è sicuramente più calzante a Terence.

A Londra Albert sa perfettamente che la Candy quattordicenne esce di scuola di nascosto, la incontra tra i vicoli pericolosi di Londra addirittura di notte (lei è in cerca di una farmacia per Terence) e non fa una piega!!! Eppure ha appena fatto a botte per difendere Terence, che è stato ferito. Albert non mi pare davvero il tipo che si preoccupa per quello che sarebbe potuto accadere, tanto più se è una cosa del passato.

La reazione di anohito non si addice davvero ad Albert, anche perché George lo aveva informato che la sua protetta era fuggita dalla scuola senza il becco di un quattrino, quindi non ha senso che il racconto dell’avventura di Candy sorprenda Albert.


Il portagioie è stato tramandato di generazione in generazione nella famiglia di LUI. Nessun dubbio sulla storia della famiglia Granchester, gli Ardlay invece si sono arricchiti grazie alle abilità finanziare del nonno di Albert, non sappiamo molto più di questo.

Ricordiamo inoltre un particolare passaggio relativo alla giornata trascorsa alla residenza dei Granchester. … “Alle pareti erano appesi i severi ritratti degli antenati dei Granchester, generazione dopo generazione”.

Questa ripetizione narrativa di Nagita collega direttamente il portagioie a Terence, ma la cosa più particolare è l’atteggiamento che ha anohito verso questo cimelio di famiglia. Ad anohito, di questo oggetto tramandato da generazioni nella sua famiglia, non gliene può fregar di meno!

Anohito non dà alcuna importanza né materiale né affettiva a quell'oggetto; Albert è molto legato affettivamente alla famiglia che ama e dalla quale è stato amato. Non si rivolgerebbe mai in quel modo parlando di un antico oggetto di famiglia.


Sottolineo che il fatto che Terence abbia rinnegato la sua famiglia non significa che abbia cancellato il suo cognome. Se uno di noi domani decidesse di rinnegare le sue origini e andasse in comune otterrebbe che il suo cognome venisse cambiato? Ci sono cose che ti rimangono comunque a vita, volente o nolente. Terence è e rimarrà un Granchester, come tale gli spetta parte delle proprietà di famiglia, anche considerando il fatto che il ducato vada al primogenito legittimo (qui non sappiamo bene come fosse ufficialmente registrato Terence quindi consideriamo tranquillamente che fosse ufficiale per tutti la sua illegittimità, tanto più che a Terence del ducato non interessa nulla). Questo figlio snaturato in fondo possiede un portagioie con nessun gioiello dentro; per quanto prezioso sia il cofanetto, non è granché per il figlio di un duca, assolutamente in linea con i rapporti tra Terence e la sua famiglia.

E l’assoluta noncuranza di anohito nei riguardi di questo oggetto è pure assolutamente in linea con questo.

Autore:Daffoldis 

GLI AMICI DI CANDY CANDY 

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